Mi chiedono una ricetta Comfort Food, ossia che mi fa stare bene, in occasione del lancio del nuovo libro di Jamie Oliver, intitolato appunto così, per il progetto #ComfortFoodITA. Solitamente non partecipo ai contest: ho troppo poco tempo (come si evince da quanto poco aggiorni questo foodblog), cucino molto ma non ho tempo di scrivere le ricette. E poi penso di averli già descritti quasi tutti, qui, i piatti che mi fanno stare bene: il pesto, prima di tutto. Però Jamie mi piace, il nuovo libro è bellissimo e sono molto d’accordo sull’idea che il cibo possa essere confortante, caldo e avvolgente come una coperta.
Ci penso meglio ed ecco, c’è una ricetta che ho inventato la sera del mio compleanno, poche settimane fa, a partire dagli ingredienti che avevo in casa, ma non per caso. I pistacchi, prima di tutto, che adoro in ogni preparazione. I gamberi. E la bottarga intera, da grattugiare in scaglie abbondanti, comprata a Genova a una fiera di prodotti tipici da due ragazze sarde. Se penso a un cibo comfort, che mi dà felicità, per me è la pasta, senza dubbio. Calda, allegra, mi riempie di gioia solo a guardarla. E quindi, ecco la mia ricetta – la mia foto, lo dico subito, non è granché: uno scatto al volo con l’iPhone per non farla raffreddare. Ho privilegiato la gola all’estetica. Ma ancora non sapevo che quegli spaghetti sarebbero diventati un post -e uno dei miei piatti preferiti. Quella in apertura è di un amico, Alberto Gober, che li ha assaggiati qualche sera dopo e che ringrazio per il prestito.
Ingredienti per 4 persone
320 g di spaghetti buoni che tengano la cottura, niente marchi mainstream, mi raccomando
400 g di gamberi di media grandezza
Una manciata di pistacchi interi
Mezzo scalogno
Un vasetto di pesto di pistacchi di Bronte o un vasetto di granella di pistacchi di Bronte
Olio evo
1/2 bicchiere di vino bianco e secco, che sia buono
Bottarga
Tempo di preparazione
10 minuti più la pulitura dei gamberi
Difficoltà
Facilissima
Preparazione
Affettate lo scalogno finissimo, in pezzi impalpabili. Sgusciate i gamberi e togliete il filetto nero con uno stuzzicadenti. Fate scaldare l’olio e imbiondite appena lo scalogno. Gettate nell’olio anche la manciata di pistacchi interi. Aggiungete i gamberi e fateli scottare per pochi minuti, bagnate con il vino bianco, fate evaporare, spegnete. Non cuocete troppo i gamberi: 5 minuti in tutto, e forse sono già troppi, se non volete trovarveli della consistenza della gomma.
Mettete a bollire l’acqua per la pasta, cuocetela e scolatela molto al dente. Accendete nuovamente il fuoco sotto alla padella dei gamberi, fate saltare gli spaghetti aggiungendo, a vostro gusto, o il vasetto di pesto di pistacchi (per una preparazione più rotonda e cremosa) o la granella di pistacchi (per un piatto in cui a prevalere sarà il gusto dei crostacei e della bottarga). Spolverate con una grattugiata di bottarga, mescolate e servite. Su ogni piatto, grattugiate ancora un po’ di bottarga, come decorazione.
Servite caldissimo con un giro d’olio evo se la pasta dovesse risultare un po’ asciutta (potrebbe succedere se avete preferito la granella di pistacchi al pesto di pistacchi, che è conservato in olio d’oliva e quindi più morbido). Voilà: pronto un piatto semplice, veloce (si prepara mentre cuoce la pasta) e profumatissimo.
E mi raccomando: non aggiungete sale ai gamberi o se proprio non ne potete fare a meno, fatelo con mano molto leggera e preferite sali aromatizzati; a me, con i gamberi, piace quello al limone o agli agrumi. A salare ci pensa la bottarga.
Ora, di ricette che danno la felicità, aspetto le vostre. Ché abbiamo tutti bisogno di essere (più) felici.