Quando aprì Giulio pane e ojo me lo ricordo bene. Era il 1999, ero arrivata a Milano da un anno e si parlava quasi solo del nuovo ristorante romano in via Muratori. E mi ha salvato parecchie cene, visto che si mangiava bene, era divertente e allegro e con un rapporto qualità prezzo notevole che, dati gli stipendi del tempo, non era cosa da trascurare.
Per questo sono stata felicissima di conoscere personalmente, qualche settimana fa, quello che sul biglietto da visita di definisce “Oste fondatore” e negli anni, ha colonizzato la zona di Porta Romana aprendo anche Abbottega e la splendida osteria toscana A casa tua, dove eravamo riuniti con un po’ di amici foodblogger ad ascoltare gli aneddoti di Ranucci (e della sua mitica nonna, le cui ricette ancora vivono nei piatti proposti). Qui uno degli Storify sulla serata.
E ovviamente, abbiamo assaggiato piatti tipici della cucina toscana e romana: panzanella con verdure croccanti e pappa al pomodoro. Preparati dallo chef Samy, egiziano a con una conoscenza della cucina italiana da fare invidia a un toscano Doc.
Se volete imitarlo, ecco la ricetta della sua panzanella, un trionfo di profumi dell’orto:
Ingredienti:
2 fette di pane raffermo
2 pomodori ramati
1 cipollotto
1 cetriolo
basilico
2 cucchiai di aceto di vino bianco
sale e pepe q.b.
olio extra vergine di oliva
Preparazione:
Abbrustolite le fette di pane.
Inzuppate con olio e aceto e lasciate riposare.
Tagliate i pomodori, il cetriolo, il cipollotto e il basilico.
Mescolate tutto in una ciotola e condite con olio, sale e pepe e lasciate riposare.
Disponete sulle fette di pane e servire.
Poi, siccome della buona cucina non se ne ha mai abbastanza ed eravamo in zona per le vacanze, siamo andati a sperimentare anche l’Osteria del mare a Montecarlo. Per chi, come me, adora il pesce crudo e cotto è un parco giochi: si può scegliere cosa mangiare direttamente dal banco del pesce, i tavoli hanno la vosta sul porticciolo di Fontvieille e, cosa più unica che rara da queste parti, l’atmosfera è rilassata e tranquilla, per nulla ingessata, grazie anche all’accoglienza del maître Alex. Qui sotto, un “piccolo” esempio di antipasto di pesce crudo e cotto.
Cosa mi manca ancora da vedere? Ah sì, il Quinto quarto, una vera osteria romana a New York (se vi state chiedendo il perché del nome: “quinto quarto” è il modo in cui, ironicamente, vengono definite a Roma le frattaglie) e magari in futuro Miami, visto che David Ranucci è da quelle parti e chissà che non stia cercando la location per un nuovo ristorante…
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