Io, l’ho già scritto ovunque: che sia carne o pesce, vivrei di crudo. Per cui almeno una volta alla settimana metto in tavola una tartare che però, se di carne, è rigorosamente senza uovo. Mi piace più leggera, poco condita, così come poco condito mangio il pesce.
Se vi informate prima sui gusti dei vostri ospiti, visto che il crudo non piace a tutti, è una soluzione perfetta per una cena; ovviamente dovete avere i mai-più-senza coppapasta per servirla al meglio, ma fatto quello, il secondo vi impegnerà giusto dieci minuti. Poi basta un bel contorno, come dicono le mamme e le zie (anche un’insalatona) e siete a posto.
Io vi racconto due tra le versioni che amo di più: a voi sbizzarrirvi con altri condimenti (se però sopra ci buttate la maionese, non venite a dirmelo).
E la prossima volta parliamo di tartare di pesce.
Ingredienti per 4 persone
Tra i 3 e i 4 etti (a seconda di quanto mangiate…) di carne trita sceltissima fatta macinare al momento
Olio evo, succo di limone, sale, pepe, timo (e altre spezie se vi piacciono) qb
Versione 1 (foto in alto)
Una manciata abbondante di mandorle e una sempre abbondante di pistacchi sgusciati non salati
Scaglie di grana o, meglio, raspadura
Versione 2
Due cucchiai di olive taggiasche snocciolate
4-5 pomodorini cigliegini non troppo maturi
Una manciata di pinoli
2 filetti di acciughe sott’olio
Un cucchiaino di capperi
Tempo: 10 minuti
Difficoltà: facilissima
Preparazione
Base, uguale per entrambe
Mettete la carne trita in una scodella capiente per poterla mescolare bene. Iniziate con il sale (io ci metto del sale in cristalli lievemente affumicato), poi il limone che scioglie bene il sale – a me ne piace poco, giusto due spruzzi perché non amo la carne troppo macerata dal limone, ma vedete voi – il timo in polvere e l’olio, che in questo caso non sarà ligure ma toscano o pugliese, un po’ più saporito.
Mescolate bene per condire la carne uniformemente. Assaggiate e aggiungete olio, sale, limone o timo a piacere.
Per la versione 1
Tritate pistacchi e mandorle: 2/3 molto fini, 1/3 più grossolanamente, per la decorazione
Unite alla carne già condita i 2/3 di mandorle e pistacchi tritati fini, mescolate ancora
Date forma alla carne trita inserendola in un coppapasta e compattatela bene. Lasciate in frigo almeno dieci minuti
Al momento di servire, sformatela togliendo delicatamente il coppapasta. Decorate la superficie con le mandorle e i pistacchi restanti, quelli tritati più grossolanamente, aggiungete ancora un filo d’olio e appoggiate sopra le scaglie di raspadura.
Per la versione 2
Questa, nella foto sopra, è una versione più ligure o più mediterranea, se volete.
Condite la carne nella ciotola come sopra – da “Mettete la carne” a “timo a piacere”.
Tagliate a rondelle le olive taggiasche, a pezzettini molto piccoli i filetti di acciuga e i capperi, a quadrettini i pomodori.
Se siete bravi, tostate i pinoli per qualche minuto in una padella antiaderente. Il perché lo spiego qui. Se non avete voglia, sappiate che è una vita che mangio tonnellate di pinoli senza tostarli.
Mescolate alla carne già condita olive, capperi, acciughe e pomodori e inseritela nel coppapasta come sopra.
Al momento di servire, togliete il coppapasta, aggiungete un giro d’olio, una manciata di pomodorini e qualche oliva taggiasca per decorare.
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