Ok, è finito il caldo e l’unica cosa buona è che posso iniziare di nuovo a cucinare piatti che si sposano male con i 40 gradi dell’estate appena trascorsa.
Come ad esempio le fajitas, che ho iniziato ad apprezzare durante un viaggio in Messico tanti anni fa, ho cercato in vari ristoranti messicani e poi ho imparato a fare da sola per essere autonoma nei miei craving da cucina etnica. Le adoro perché sono facili, divertenti, colorate e, se si dosano le spezie, perfette anche per i bambini.
Disclaimer: se siete cultori della cucina messicana, siete messicani o avete un parente di Acapulco, beati voi, ma sappiate subito che questa non è la ricetta originale delle fajitas; è solo il modo in cui le faccio io dopo aver sperimentato varie preparazioni; quello che trovo più semplice e gustoso. [Per saperne di più…]
La ratatuia o ratatouille o come volete voi
Prima di tutto: questa non è la ricetta ufficiale della ratatouille o ratatuia (qui una magnifica ricetta in genovese su Wiki); ad esempio, io non ci metto il pomodoro. Ma è quella che piace di più a me e che faccio molto spesso d’estate quando le verdure sono perfette e profumate. E’ un vero piatto della memoria per me: mia mamma ne fa tonnellate da sempre, e io la ripropongo in famiglia, perché è amatissima anche dalla quattrenne (nella versione senza aceto balsamico). Provate, poi mi fate sapere