Che si sappia: l’orto sul balcone non ce l’ha solo Zio Burp. Ce l’ho anche io, ma un po’ più ridotto. Cioè, produce solo fiori di zucca, ma pazienza; noi li amiamo molto, sia che finiscano in frittelle, in frittate o in condimento – davvero fitu faetu – per la pasta. E proprio di questo voglio parlarvi oggi; un piatto profumato, leggero e velocissimo, che sa di estate. [Read more…]
Spyros: ora lavoro con Barbieri, domani forse aprirò un ristorante
Seconda parte dell’intervista per il lancio di Cotidie: parla Spyros Theodoridis, vincitore di Masterchef, l’allievo entusiasta che nel nuovo ristorante londinese di Bruno Barbieri sta facendo uno stage di lusso..
Spyros, com’è lavorare a fianco del maestro?
Banale, ma vero: un sogno realizzato. Perché Bruno Barbieri è uno chef eccellente, ma forse è ancora più bravo come insegnante, come si è visto anche in tv. E Londra è meravigliosa. [Read more…]
Bruno Barbieri: la mia avventura a Londra con Cotidie
Trasparente come una sfoglia fatta a regola d’arte, quelle che serve ai suoi clienti. Nonostante le stelle (sette, come Gualtiero Marchesi), il successo televisivo come giudice di Masterchef e, ora, un ristorante appena aperto a Londra «nella zona dove abitano Madonna e Paul McCartney», Bruno Barbieri è diretto, immediato, senza sovrastrutture. Molto simpatico, la gioia di ogni intervistatore: un fiume in piena di ricordi, aneddoti, battute. Lo incontriamo a poche settimane dal lancio di Cotidie (50 Marylebone High Street), insieme al suo pupillo Spyros Theodoridis trionfatore di Masterchef, ora stagista di lusso in terra inglese. La sua intervista sarà pubblicata nel prossimo post.
Ambiente elegante e moderno, luci soffuse, quattordici chef in cucina più il maestro «perché io sto sul pezzo, non dirigo solo, sono in cucina tutti i giorni.» Più la mitica Carla Cavina, sfoglina settantenne che una volta al mese prende l’aereo dall’Emilia e sbarca a Londra per impastare. «Sta vivendo una seconda giovinezza, e vedessi come mette in riga tutti in cucina, quando arriva!», scherza Barbieri.
Primo bilancio di questa avventura londinese?
Molto positivo: dal punto di vista economico, è una città viva, che risponde molto bene. C’è ancora molto lavoro da fare però: credevo che la cultura gastronomica italiana fosse più diffusa in una metropoli, e invece ci sono da cancellare anni di pessime pizze e banali spaghetti. Io voglio far conoscere il Made in Italy, che non è solo fashion, ma anche culatello! [Read more…]
I ravioli del plin con la stella – Luca Zecchin di Guido da Costigliole
Durante l’Albacamp e la visita nei territori di Langhe e Roero mi sono anche goduta una cooking class di Luca Zecchin, chef del ristorante stellato Guido da Costigliole. Argomento? I ravioli del plin ovviamente, piatto ultra tipico ed eccellente sempre, con qualunque condimento.
Ovviamente, non è una ricetta per principianti: lo chef dà per scontate molte cose, tra cui il fatto che siate in grado di tirare una sfoglia decente e di calcolare a occhio noce moscata sale, parmigiano eccetera. Ma d’altronde se anche mia madre, che stellata non è, quando mi dà una ricetta è tutto un “un pugnetto di questo, una manciata di quell’altro, e poi quando è cotto lo vedi”, non possiamo pretendere il dettaglio, no?
Quindi facciamo uno strappo alla regola, perché è una ricetta assolutamente non fitu faetu, anzi: ci vuole parecchio tempo. Però ve la regalo. Se ci provate, ditemi poi com’è andata. Ah: le dosi sono molto abbondanti, anche se ho dimezzato quelle della ricetta originale, nata per il ristorante. Però, visto che farli è uno sbattone mica da poco, già che vi ci mettete abbondate anche voi e poi surgelate. [Read more…]
Spaghetti di Gragnano al pesce (ex fondue chinoise)
Poniamo che, come mi succede spesso, quando acquistate il pesce vi facciate guidare più dalla gola che dal numero dei commensali, e finiate per portare a casa provviste ittiche per utto il condominio. Poniamo che, dopo una bella serata a base di fondue chinoise, vi siano avanzati un po’ di cubetti di pesce misto, gamberetti, eccetera.
Bene: conservateli in frigo in un contenitore ermetico e gioite perché avrete un primo rapidissimo e ottimo per il giorno dopo (non di più). Oppure surgelateli e tirateli fuori dal cilindo una di quelle sere in cui aprite il frigo e sentite l’eco.
Piccolo suggerimento: più il sugo è delicato e veloce, più la pasta è importante. Questa volta io ho fatti gli spaghetti del Pastificio Gentile di Gragnano, conosciuti durante uno degli Eventi pastiferi; ecco, fanno la differenza.
Pronti? [Read more…]
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